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In campo le nuove leve dell’Hit Ball

Un ritorno necessario, vitale, entusiasmante. Una boccata d’ossigeno per il movimento della Pallapugno Leggera Variante Hit Ball, la prima e mai così strutturata infornata di nuove leve dallo stop per pandemia (e oltre). Nelle mattinate di Sabato 11 e domenica 12 febbraio, presso la sede di Uisp Piemonte, si è tenuto il primo corso di formazione rivolto al settore tecnico e arbitrale realizzato sotto l’ente di promozione sportiva. Si tratta della prima edizione post-pandemia dopo oltre 4 anni di pausa: l’ultima formazione de giudici di gara risaliva alla stagione 2018/2019, quella per istruttori invece dal 2017/2018.

Il responsabile della Formazione Giacomo Garzaro introduce il corso


Cos’hanno fatto? Un primo step di otto ore di formazione (4 per gli aspiranti istruttori) a cui hanno partecipato 26 persone sulle 30 iscritte, in gran parte tesserati delle Asd del movimento, il tutto organizzato dal Responsabile della Formazione Giacomo Garzaro e tenuto dai docenti Da Re, Naggi, Mongiovì e Spina.
A raccontarci la genesi del corso è proprio Giacomo Garzaro: “Ho apprezzato molto il senso di responsabilità che è emerso nei confronti dell’Hit Ball. Io mi sono impegnato prevalentemente nella stesura dei programmi, ma ciascun docente ha lavorato nel massimo dell’autonomia, con un risultato, dal mio punto di vista, molto soddisfacente. Ciascuno ha le sue opinioni: cercare di dare voce a più parti è sempre arricchente. Alla fine, chi ha dedicato il proprio tempo nel preparare e nel seguire le lezioni, l’ha fatto per amore di questo sport”.
Un impegno sicuramente apprezzato da chi vi ha partecipato come dimostrano le parole delle nuove leve. Per Riccardo Pajno della Asd Sporting Team “iI corso sui due giorni mi è sembrato molto curato e ben svolto in ogni sua parte, dalla lezione di sabato con insegnanti Da Re e Naggi, alla lezione di domenica sul settore di attività e il suo regolamento”. Un corso utile non solo per diventare un fischietto di questa disciplina ma anche per capire meglio il regolamento e alcune delle sue sfaccettature che a volte restano nascoste, come ricorda Barbara Tombolato della Polisportiva Venaria: “Il corso a me è piaciuto molto. Tutti e quattro i relatori sono stati molto chiari e disponibili a rispondere alle nostre domande. Sono riuscita a estirpare qualche dubbio che ancora avevo sul regolamento e ho scoperto nuovi punti forse più tecnici dal lato arbitrale che mi erano sconosciuti. Non vedo l’ora di potermi cimentare anche da quest’altro lato del nostro sport dopo un piccolo monte ore di tirocinio/affiancamento ad arbitri più esperti”.

La tirocinante Barbara Tombolato impegnata in uno dei primi referti cartacei del corso arbitri, aiutata dal compagno di squadra Domenico Pirozzolo


Fra i diversi partecipanti troviamo anche il presidente dell’Asd Chivasso Manuel Marino che con queste parole ci regala un’opinione che abbraccia sia il lato del giocatore che quella del dirigente: “Questo corso è stato veramente interessante per quanto riguarda i contenuti e sono dell’idea che chiunque dovrebbe farlo. Quando si inizia a giocare ad Hit Ball bisognerebbe fare un corso di questo tipo per capire con che cosa si ha a che fare. È stata un’esperienza che mi ha arricchito”.
Questa esperienza didattica non è stata solo utili agli studenti ma anche agli insegnanti, come ci racconta Francesca Da Re che oltre ad essere stata una dei quattro docenti è anche la responsabile del settore arbitrale: “Entrare nel ruolo di insegnante è stato strano perché alcune persone erano mie coetanee mentre altre erano più grandi ma la fortuna di conoscerle mi ha aiutato. La classe è stata molto interattiva, partecipe, propositiva e credo che potrà portare un grande aiuto al settore arbitrale che al momento è in difficoltà a livello di numeri. Questo primo corso è stato un’importante crescita personale perché mi sono resa conto di fare qualcosa di utile per il movimento e di aver trasmesso i giusti valori ai nuovi arbitri. Stando a contatto con loro, poi, ho capito che il movimento ha compreso le nostre problematiche e sta apprezzando lo sforzo del settore arbitrale”.

Gli allievi del corso


Molto emozionale è stato il comento del responsabile del movimento, Francesco Mongiovì, che è stato anche uno dei docenti di questa tornata di lezioni: “É stato tutto veramente bellissimo: La bravura dei miei tre colleghi/docenti, la grande partecipazione, i tantissimi interventi dei partecipanti, l’attenzione dimostrata e la disponibilità a sacrificare il proprio tempo libero. Sono stati due giorni intensi ed emozionanti che mi hanno, ci hanno regalato, tantissimo. L’obiettivo è quello di replicarli più volte all’anno, aprendoci anche all’esterno e mantenendo alta la partecipazione”.
Il primo passo è stato fatto; se il corso istruttori è ancora in fase di completamento, gli aspiranti arbitri hanno completato la parte teorica. E non solo: in questa settimana sono iniziate le ore di affiancamento per diventare operativi per arbitri e istruttori, con i primi tirocinanti in campo impegnati nei primi referti, cartacei e digitali: “Il regolamento prevede che ci sia un affiancamento di 12 ore – spiega ancora Garzaro – almeno due delle quali in partite di serie A1. Entro l’inizio della prossima stagione, i nuovi arbitri dovranno mettersi in regola con le UDB”.

Il selfie della prima mattinata di corso